Quello che si legge entro i 18 anni ci resta nel sangue. Dopo, è soltanto cultura (Paola Mastrocola)
E allora provo a fare la lista dei libri che mi hanno cambiato (e salvato) la vita. Non è una lista colta, non voglio capire quali sono i capolavori che hanno cambiato la storia del mondo, ma solo i libri (anche libracci) che hanno inciso nella mia vita. E ha ragione la Mastrocola, è quasi tutta roba che ho letto prima dei vent’anni. Tutto quello che è venuto dopo è solo cultura, con poche eccezioni. Allora, comincio:
1) Emilio Salgari: I Misteri della Giungla Nera, Duemila Leghe sotto L’America (sono i primi due libri che ho letto in vita mia, a sei anni o poco più: la rivelazione di un nuovo universo)
2) Alexandre Dumas: I Tre Moschettieri (il terzo libro che ho letto)
3) Hermann Hesse: Narciso e Boccadoro, Siddharta, Demian (legati al ricordo di una ragazza incantevole che me li fece scoprire e però lei non si volle scoprire mai)
4) Italo Calvino: Il Barone Rampante, Le Cosmicomiche, Le Città Invisibili
5) Tolkien: Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit
6) Carlos Castaneda: A Scuola Dallo Stregone, Una Realtà Separata, Viaggio a Ixtlan, L’Isola del Tonal, Il Dono dell’Aquila, Il Fuoco Dal Profondo
7) Edgar Allan Poe: Racconti del Mistero, Le Avventure di Gordon Pym
8) Oscar Wilde: Il Ritratto di Dorian Gray
9) Emanuele Severino: Storia della Filosofia (tre volumi, questi letti solo tre anni fa)
10) Hermann Melville: Moby Dick
11) Margherite Yourcenar: Memorie di Adriano
12) Franz Kafka: La Metamorfosi
E tanto so già che rileggendola sobbalzerò e “oddio, ma come ho fatto a dimenticare…”. E quindi riediterò questo post e la cambierò, o magari ne scriverò un altro, e la lista diventerà nel tempo un essere vivo, che crescerà (invecchierà) con me. E nessuna delle tante liste sarà falsa, ognuna sarà davvero quella che ha determinato il me stesso che in quel particolare momento l’ha scritta, cristallizzata per sempre insieme a quell’essere umano incastonato in quel particolare luogo, in quel particolare istante dello spazio-tempo-materia. E adesso che scrivo questo sobbalzo già, come ho fatto a dimenticare Einstein, l’ABC della Relatività… E Parmenide… E quanti altri ancora?
E allora provo a fare la lista dei libri che mi hanno cambiato (e salvato) la vita. Non è una lista colta, non voglio capire quali sono i capolavori che hanno cambiato la storia del mondo, ma solo i libri (anche libracci) che hanno inciso nella mia vita. E ha ragione la Mastrocola, è quasi tutta roba che ho letto prima dei vent’anni. Tutto quello che è venuto dopo è solo cultura, con poche eccezioni. Allora, comincio:
1) Emilio Salgari: I Misteri della Giungla Nera, Duemila Leghe sotto L’America (sono i primi due libri che ho letto in vita mia, a sei anni o poco più: la rivelazione di un nuovo universo)
2) Alexandre Dumas: I Tre Moschettieri (il terzo libro che ho letto)
3) Hermann Hesse: Narciso e Boccadoro, Siddharta, Demian (legati al ricordo di una ragazza incantevole che me li fece scoprire e però lei non si volle scoprire mai)
4) Italo Calvino: Il Barone Rampante, Le Cosmicomiche, Le Città Invisibili
5) Tolkien: Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit
6) Carlos Castaneda: A Scuola Dallo Stregone, Una Realtà Separata, Viaggio a Ixtlan, L’Isola del Tonal, Il Dono dell’Aquila, Il Fuoco Dal Profondo
7) Edgar Allan Poe: Racconti del Mistero, Le Avventure di Gordon Pym
8) Oscar Wilde: Il Ritratto di Dorian Gray
9) Emanuele Severino: Storia della Filosofia (tre volumi, questi letti solo tre anni fa)
10) Hermann Melville: Moby Dick
11) Margherite Yourcenar: Memorie di Adriano
12) Franz Kafka: La Metamorfosi
E tanto so già che rileggendola sobbalzerò e “oddio, ma come ho fatto a dimenticare…”. E quindi riediterò questo post e la cambierò, o magari ne scriverò un altro, e la lista diventerà nel tempo un essere vivo, che crescerà (invecchierà) con me. E nessuna delle tante liste sarà falsa, ognuna sarà davvero quella che ha determinato il me stesso che in quel particolare momento l’ha scritta, cristallizzata per sempre insieme a quell’essere umano incastonato in quel particolare luogo, in quel particolare istante dello spazio-tempo-materia. E adesso che scrivo questo sobbalzo già, come ho fatto a dimenticare Einstein, l’ABC della Relatività… E Parmenide… E quanti altri ancora?