giovedì 1 ottobre 2009

Facciamoci scudo


Lo scudo fiscale che consente di riportare in Italia i capitali guadagnati criminosamente ed esportati illegalmente al prezzo misero del 5% e con la copertura dell’anonimato è una presa per il culo alla nazione. Chi ha misure simili (si fa per dire) impone tassazioni superiori al 50% (fino al 100% della Francia) e la pubblica notorietà degli evasori.
Sacrosanta la protesta delle opposizioni? Forse. Diciamo sacrosanta quella di chi a votare contro lo scudo fiscale ci è andato. Strumentale quella di quei partiti (PD e UDC) che hanno fatto mancare il 25% dei loro onorevoli al momento di votare gli emendamenti cruciali, salvando un decreto che poteva essere messo sotto (la maggioranza, alla fine, è stata di una cinquantina di voti, per cui chi non c’era ha davvero fatto la differenza).
Questa è la notizia.
Ne seguono una domanda e una constatazione. La constatazione è che questa notizia non è esistita sui maggiori quotidiani: l’ho pescata sul Manifesto e su qualche giornale di destra che l’ha giustamente usata per coprire di fango la sinistra. La domanda è: come sarà mai possibile liberare questo paese, se il 25% dell'opposizione (e parecchi cronisti parlamentari degli stessi giornali che il nano alfa definisce "farabutti") è a libro paga del capo della maggioranza?

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